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28/10/2016

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
Il bilancio di Confcommercio Chieti si chiude in attivo per il secondo anno consecutivo

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sangroservizi 281016

Confcommercio Chieti chiude il bilancio 2016 in positivo, abbraccia una nuova consigliera, Micaela Buffignani, ribadisce la propria contrariet� a nuovi centri commerciali in citt� e lancia la proposta di un bonus per le imprese con pi� di 35 anni di attivit�.

confcommercio 1 281016

Confcommercio Chieti chiude il suo bilancio, per il secondo anno consecutivo, con un utile malgrado le problematiche sofferte dalla categoria e la situazione debitoria ereditata dalle passate gestioni, saluta l’ingresso di un nuovo consigliere e torna a chiedere pi� attenzione per la categoria. E’ quanto emerso a margine dell’assemblea 2016 dell’associazione presieduta da Marisa Tiberio spalleggiata, per l’occasione, da soci storici e da nuovi volti come nel caso della dottoressa Micaela Buffignani, titolare di un’avviata attivit� commerciale allo Scalo nonch� sociologa specializzanda in criminologia. L’assemblea � stata dedicata, in apertura, al ricordo di Giandomenico Di Sante, presidente della Confcommercio di Teramo, imprenditore, banchiere e Cavaliere del lavoro. “Di Sante- afferma il presidente Tiberio- era un Cavaliere anche nella vita, uno straordinario protagonista dell’economia abruzzese che ha dato una spinta formidabile ed unificante ad un mondo strategico per lo sviluppo delle imprese, quello del credito.” Una volta omaggiato il ricordo di Di Sante, l’assemblea 2016 di Confcommercio Chieti � entrata nel vivo con l’analisi dell’annata che ormai volge al termine. “Questa � un’assemblea intermedia, siamo al terzo anno di mandato, anche questo molto impegnativo, con un bilancio che, per la seconda annata consecutiva, ha come risultanza un utile. Grazie a tutti i consiglieri che mi hanno supportato, ognuno con le proprie esperienze e competenze. Grazie a tutti i dipendenti- aggiunge Tiberio- che in egual misura hanno fatto il loro dovere e anche di pi�, sacrificandosi per la causa. Da gennaio abbiamo anche un nuovo dipendente, il dottor Giuseppe Califano, che ha sostituito il dottor D’Andrea che ha deciso di intraprendere un nuovo percorso professionale, dopo un ventennio nella nostra associazione. Un grazie sentito va, poi, al collegio dei Revisori formato da validi professionisti ai quali � stato possibile rivolgermi anche per un semplice consiglio.” Il 2017, ha sottolineato a pi� riprese il presidente Tiberio, si annuncia come un anno davvero complesso. “Le nostre preoccupazioni arrivano dalle fusioni delle Camere di Commercio, dalle fusioni delle Confcommercio delle tre province, Chieti, Teramo e l’Aquila e dall’annunciato insediamento in citt� di Megal� 2 che teniamo attenzionato- assicura Tiberio- al pari del progetto Maltauro pronto a regalare a Chieti un nuovo ospedale con dentro un centro commerciale composto da 26 negozi. A nostro avviso il capoluogo teatino non ha bisogno di altri centri commerciali e lo faremo presente in tutte le sedi.” Dall’assemblea 2016 di Confcommercio Chieti arriva, poi, una proposta per risollevare le sorti di una categoria mortificata dalle liberalizzazioni selvagge e dalla scelta di togliere il valore commerciale alle licenze. “Chiederemo di dare un bonus alle imprese con almeno 35 anni di attivit� alle spalle che possa, seppur in parte, compensare il mancato Tfr. Questa misura- spiega Tiberio- favorirebbe il ricambio generazionale e incentiverebbe l’autoimprenditorialit�.” Infine un cenno al prossimo Referendum che sembra aver diviso i soci Confcommercio a livello nazionale e locale. “Secondo un’indagine di Format Research il 53% della base associativa � propensa per il “no”, ci� significa che la nostra base associativa � spaccata, quindi schierarsi, da parte della nostra associazione, andrebbe a scontentare sicuramente l’altra met�. Confcommercio- chiosa Tiberio- non vuole bypassare il problema ma vogliamo lasciare liberi i nostri associati. Per questo ci limiteremo a sentire il parere di autorevoli costituzionalisti che spiegheranno nel dettaglio la riforma costituzionale anche con un linguaggio semplice e non forense.” ��

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