18/06/2020
Confcommercio lancia “Legalit� mi piace! Impresa libera”, la campagna di sensibilizzazione contro l’usura e ogni forma di illegalit�.
Imprese in difficolt� economica, specie in questo momento di emergenza socio-economica post lockdown, con il pericolo di avvicinamenti e di pressioni da parte della criminalit� organizzata. Confcommercio scende in campo a difesa degli interessi della categoria con il progetto “Legalit� mi piace: impresa libera” che ha l’obiettivo di offrire assistenza agli imprenditori vittime di pressioni illecite per diffondere la conoscenza dei loro diritti e degli strumenti legali per resistere a condotte lesive della propria libert� personale e di impresa, in qualsiasi contesto siano consumate.�La tremenda crisi di liquidit�che attanaglia gli imprenditori, oltre ad esporli maggiormente all’usura, determina una maggiore vulnerabilit� al consumo�eccessivo di alcol e psicofarmaci e al ricorso al gioco d’azzardo nel tentativo di riequilibrare il bilancio, comportando un profilo di rischio per la Salute molto pi� vasto e complesso.�Per contrastare questo rischio, in collaborazione con i Servizi per le Dipendenze della Asl Lanciano-Chieti e la rete interistituzionale “Non T'Azzarda'” e l’Associazione “Torna il Sorriso” sono state programmate attivit� di prevenzione per favorire l’accesso alle prestazioni di supporto educativo, psicologico, consulenze economico-finanziarie e legali sul sovraindebitamento.�L’iniziativa parte da uno studio diffuso da Confcommercio nazionale su dati allarmanti da cui emerge che il 33% degli imprenditori dichiara che � fondamentale denunciare ma indica un’assenza di strategie rispetto alle pressioni criminali (non saprei cosa fare la risposta pi� frequente ricevuta). Conferma l’esistenza del rischio usura per le imprese, Marisa Tiberio, presidente provinciale Confcommercio Chieti. “Il rischio � reale e siamo fortemente preoccupati anche perch�, purtroppo, gli aiuti previsti dallo Stato non sono sufficienti e in qualche caso inesistenti o comunque risultano tardivi- spiega Tiberio- rispetto a quanto l’emergenza imporrebbe.�La crisi economica ha gi� rivelato una vasta zona d’ombra dove rischia di insediarsi e rafforzarsi la criminalit� attraverso l’usura, le estorsioni, il gioco illecito e le acquisizioni illegali a danno delle attivit�.”