02/10/2014
Caccia, Febbo e Sospiri: L’Assessore Pepe si assuma le sue responsabilit�
Febbo: Chieda scusa ai cacciatori e riorganizzi l'Ufficio
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L’AQUILA - “In una nota della Provincia dell'Aquila inviata a tutti gli Atc (datata 30 settembre 2014), si comunica che non � autorizzato il prelievo della Starna negli Atc di Sulmona, Subequano, Roveto-Carseolano; non � autorizzato il prelievo della Coturnice su tutto il �territorio provinciale mancando ancora il parere dell’Ispra; non � autorizzato il prelievo della Lepre non avendo n� la Regione n� l’Ispra dato riscontro alle richieste dell’amministrazione provinciale. Questo certifica le gravissime inadempienze da parte della Regione Abruzzo ed in particolare dell'Ufficio caccia dell'assessorato diretto da Dino Pepe”. E’ quanto dichiarano i Consiglieri regionali di Forza Italia, Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo. “Il delegato alla caccia – proseguono i Consiglieri - dovrebbe assumersi tutte le responsabilit� per il diniego al prelievo di alcune specie in tutta la provincia dell'Aquila. Si tratta della conferma di quanto denunciamo ormai da due mesi a questa parte, circa la completa inadeguatezza delle decisioni sull'utilizzo delle risorse umane e materiali dell'assessorato finalizzate ad una corretta gestione preliminare e alla redazione dell'atto programmatorio pi� importante rappresentato dal calendario venatorio. Questa deriva dilettantistica, demolendo i sacrifici e gli investimenti gestionali e professionali della Giunta Chiodi, ha generato oggi danni gravissimi ai cacciatori e rischia di ripercuotersi, per anni a venire, su tutto il mondo venatorio ed agricolo.�Se non fossero passati solo 100 giorni dall’insediamento della Giunta regionale, chiederemmo le dimissioni dell’Assessore Pepe al quale per� vogliamo chiedere due cose: 1) che faccia le sue scuse ai cacciatori e abruzzesi; 2)�proceda ad un’immediata ristrutturazione dell’Ufficio caccia. L'auspicio � che singoli cacciatori e/o associazioni venatorie non intraprendano azioni risarcitorie nei confronti della Regione per aver speso fior di euro e di non essere potuti andare a praticare lo sport pi� antico, speriamo”.