07/12/2012
LANCIANO. Sul dibattito relativo allo stato degli impianti sportivi cittadini, innescato dalle associazioni sportive e alcuni esponenti politici, interviene Manlio D’Ortona, consigliere comunale di opposizione e assessore allo Sport nella passata amministrazione comunale.
�
“Lo sport a Lanciano – precisa D’Ortona - rimane un riferimento per molti giovani e famiglie lancianesi. La questione resta sempre la stessa: a fronte di pi� di 75 associazioni sportive e palestre presenti a Lanciano, le strutture sportive pubbliche rimangono limitate, per l'uso, rispetto alla domanda”.
�
In particolare, per D’Ortona, il problema va affrontato da quattro punti di vista: carenza di strutture sportive pubbliche in rapporto alla domanda; strutture sportive obsolete; razionalizzazione dell'uso delle strutture esistenti; maggiori risorse per la promozione dello sport.
�
Problemi e carenze che, secondo l’esponente di opposizione, sono da attribuirsi in parte alla gestione del settore sport da parte dell’attuale amministrazione e dell’attuale assessorato. Al proposito l’esponente di centrodestra ricorda come nel corso del suo mandato amministrativo sia stata creata la Consulta dello Sport: “Istituzione ancora in essere – rimarca D’Ortona - ma che non � mai stata attivata con questa amministrazione e il confronto e la partecipazione con questo mondo � completamente sparito”.
�
“L'idea sottostante all’attivazione della Consulta dello Sport – ricorda D’Ortona - fu che chi opera sul campo � depositario di idee e competenze e pu� trasferirle ad un amministratore che vuole pianificare e conseguire risultati. Un evento simbolo, risultato di questa sinergia tra comune, associazioni sportive e scuole fu "Sport in Piazza" (realizzato con il coordinamento tecnico di Baldinetti events snc.) che coinvolse moltissime associazioni sportive e pi� di 3000 ragazzi. Il "cuore" dello sport si anim� attraverso eventi che coinvolsero diverse location della citt� e con una partecipazione entusiasmante”.
�
Non solo, secondo Manlio D’Ortona, l’attuale amministrazione ha ‘dimenticato’ la Consulta. “Esiste oggi – aggiunge il consigliere - una forte tensione con gli addetti ai lavori del mondo dello sport, soprattutto ‘amatoriale’ e ‘non professionistico’. Non vi sono iniziative che prevedono investimenti per gli impianti sportivi e tutti gli sforzi sono stati concentrati sull'adeguamento dello stadio, di cui conosceremo presto l'investimento totale. La� mancanza di concertazione con gli addetti ai lavori e sopratutto la mancanza di idee e programmazione in questo settore, priva in modo assoluto di una pianificazione di medio e lungo termine, preannunciano inevitabilmente risultati pari a zero anche in una prospettiva di mandato amministrativo”.
�
�
A questo proposito l’esponente di opposizione avanza alcune proposte: riattivare le consulte e coordinare le scelte amministrative in questo settore con le associazioni (tariffe, utilizzo degli spazi, eventi); analizzare attraverso una analisi della domanda e dell'offerta il reale fabbisogno delle strutture sportive per un loro adeguato uso e per indirizzare le nuove realizzazioni da programmare� (esiste oggi gi� uno studio in merito); trovare e sviluppare� sinergie con partner privati per realizzare nuove strutture; dare priorit� agli sport considerati ‘minori’.
�
“Perch�, per citare una metafora coerente con l'argomento – conclude D’Ortona - un bravo allenatore riesce facilmente a coordinare la sua squadra per portarla alla vittoria. Unica condizione � che l'allenatore esista e che desideri provarci”.