VASTO - Andrea Iannone ricorder� per molto tempo il Gran Premio d’Australia, sedicesimo e penultimo appuntamento della stagione 2012 della Moto 2, perch� sul circuito di Phillip Island, quando tutto lasciava presagire un meritato exploit, arriva un’autentica beffa dovuta a un serio problema al motore. A stravincere la gara � Pol Espargar�, ma a laurearsi Campione del Mondo della classe intermedia, con un turno d’anticipo, � lo spagnolo Marc Marquez, pilota del Team CatalunyaCaixa Repsol che ha corso una gara accorta, andando nel finale ad attaccare Scott Redding per prendersi il terzo gradino del podio. Mondiale vinto meritatamente da Marquez, dunque, e che rende giustizia a quello dello scorso anno, perso per un problema di vista causato da una caduta non imputabile a lui. I piloti della Moto2 sono pronti per disputare l’AirAsia Australian Grand Prix, con Andrea Iannone, primo degli italiani, partire ottavo in griglia di partenza con la Speed Up, moto che gli ha creato molti problemi quest’anno. Tutto pronto per i venticinque giri da percorrere: si spengono i semafori, al via il pi� veloce � Marc Marquez che, per�, � superato al termine del rettilineo dal giapponese Takaaki Nakagami. Seguono Espargar�, Luthi, Redding, Zarco, Rabat, Iannone, Aegerter e Kallio. Pochi chilometri ancora, ecco il problema alla Speed Up del portacolori del Team Speed Master: moto fumante e gara finita per l’abruzzese che, unica consolazione, si conferma al terzo posto in graduatoria generale, con Luthi, anch’egli fuori dalla gara, sempre a inseguire ‘Ian 29’ con i suoi 11 punti di ritardo. A fine gara, cos� Andrea Iannone: “C’� ben poco da dire, era evidente che stava andando bene, specialmente dopo che nel warm up eravamo riusciti a trovare una messa a punto che mi permettesse di guidare pi� tranquillo. La moto, a un certo punto, purtroppo, si � bloccata e per fortuna ho l’abitudine di guidare sempre con la mano della frizione, di conseguenza sono riuscito a non andare a terra. Peccato davvero, perch� ci stavo credendo nel podio, stavo guadagnando terreno nei confronti degli avversari, invece il sogno si � infranto”. �

�

������������������������������������������������������������������������������ Michele Del Piano�

�