Ultima gara ufficiale dell’anno solare ma giro di boa, nel Girone C di Promozione. L’Atessa prova a sfruttare il secondo impegno casalingo consecutivo con l’obiettivo di risalire la china e migliorare la posizione di classifica, ancora insoddisfacente per le aspettative societarie di inizio stagione. Cammino diametralmente opposto per l’avversaria di turno Rapino, formazione neopromossa che ha disputato un lusinghiero avvio stagionale, anche se si registra una leggera ma fisiologica flessione nell’ultimo scorcio di campionato. I neroverdi, reduci dal rovescio esterno con la capolista Miglianico Lanciano, rimangono ancorati alla griglia play-off, ma devono provare a fare risultato per evitare di essere risucchiati nell’affollata bagarre che si e’ innescata alle loro spalle.

Gli atessani arrivano all’appuntamento odierno, falcidiati dalle squalifiche e dalle scorie derivanti dall’infuocata stracittadina con la Casolana, acciuffata in inferiorita’ numerica, ma con una classifica ancora deficitaria e per nulla tranquillizzante.

E le prime avvisaglie non sono affatto incoraggianti per i rossoblu del Presidente Di Vincenzo, costretti ad inseguire dopo appena 6 minuti dal fischio d’avvio del signor Margarito di Pescara. Il Rapino va infatti a colpire alla prima scorribanda in area avversaria, e passa a condurre grazie a Florio, micidiale nella conclusione di prima intenzione dalla media distanza, che va a sfruttare l’ottimo appoggio dalla destra di Primavera.

Ed e’ ancora dallo stesso versante che nasce un nuovo e immediato pericolo per la retroguardia atessana, che in questo caso riesce a mettere un argine ai tentativi dell’appostato D’Amore.

La replica atessana e’ affidata a Lafsahi, che impegna severamente Pompilio, costretto ad intervenire in due tempi per depotenziare il temibile piazzato dalla sinistra del numero 11 atessano.

Va molto meglio al Rapino, che al 25’ concede il bis con lo stesso Florio, stavolta a segno con un tocco da distanza zero che va a sfruttare la ghiotta pennellata dal fondo di Mattia Di Renzo. Rete che matura stavolta sulla corsia mancina, e Iammarino costretto per la seconda volta a raccogliere mestamente la sfera in fondo al sacco.

I padroni di casa non si abbattono e cercano di fare del proprio meglio nella fase calante del primo atto. I rossoblu cercano di ridurre il divario con Pantano, protagonista di un gran diagonale dal vertice d’area di porta, ma Pompilio risponde presente e allontana l’insidia.

Al 43’, Di Rocco scatta sulla fascia sinistra e porge un pallone invitante per l’accorrente Lafsahi, che non si fa pregare per la stoccata in area, ma Pompilio e’ decisivo nel chiudere ogni varco. L’estremo neroverde viene graziato da Pantano, che nelle fasi di recupero del primo atto viene imbeccato da Di Rocco, cerca di addomesticare la sfera ma questa va poi a spegnersi abbondantemente sul fondo.

Al riavvio dei giochi, l’Atessa rimane in zona d’attacco, anche se il tentativo di Di Rocco rimane sostanzialmente un episodio abbastanza isolato. Nelle fasi successive, e’ il Rapino a prendere il controllo delle operazioni, e al 12’ Iammarino deve impegnarsi per intervenire sul colpo di testa ravvicinato di Salvati, a ridosso del secondo palo. La gara torna ad infiammarsi nella parte residuale della contesa, con la squadra ospite a farla da padrona. Al 26’, il neo entrato Beqiraj vince di forza un duello a centrocampo, e si porta alla conclusione dal limite, impegnando l’estremo atessano, che se la cava in due tempi.

Ma Iammarino non ha tempo per rilassarsi, visto che un minuto dopo e’ chiamato ad intercettare un calcio di rigore, sanzionato in seguito al tocco con un braccio di Lorenzo Canuto, che si trova sulla traiettoria del tiro in porta di Primavera. Alla battuta va capitan D’Amore, che rimpolpa il divario per la sua squadra, ormai con il bottino pieno in ghiacciaia.

L’Atessa non si rianima, e al 34’ sub�sce il quarto sigillo ospite, suggellato dallo stesso D’Amore, che mette a sedere anche Iammarino e spedisce poi in buca d’angolo da due passi. Da segnalare, nell’occasione, una serie di rimpalli favorevoli e l’assist al bacio del compagno di squadra Florio.

L’Atessa cerca almeno di salvare la faccia, e la possibilit� � concreta al 37’, quando il direttore di gara assegna un penalty ai rossoblu, sanzionando il contatto in area di Baldassarre su Lafsahi. Ma non e’ giornata, evidentemente, per i rossoblu di casa, che falliscono anche il penalty, visto che lo stesso Lafsahi, che si incarica della battuta, spedisce a lato.

L’ultimo tentativo atessano arriva al 42’, ma Pompilio si oppone alla conclusione ravvicinata di Luciano, che certifica la giornata estremamente nefasta per il sodalizio atessano, che chiude l’anno solare con una brutta sconfitta. Per il Rapino, che nel finale manca la cinquina con Iammarino che si oppone al temibile diagonale di Florio, arrivano tre punti fondamentali per rimanere nel gruppetto di testa.

Il tabellino della gara:

Atessa: Iammarino, Braccia, Sgammini (16’st Scutti), Luciano, Lopez (39’pt Celiberti), Abbonizio, Pantano, Manzi (38’st Canuto Lorenzo), D’Orsaneo, Di Rocco (38’st Canuto Paolo), Lafsahi. A disposizione: Dell’Elba, Menna, Appezzato, Gatti, Zinni.

Allenatore: Claudio D’Arco

Rapino: Pompilio, Baldassarre, Salvati, Pica (1’st Di -Crescenzo), Spadaccini, Di Bacco, Primavera (31’st Costantini), Tirino (23’pt Bussola), Florio, D’Amore (37’st De Menna), Di Renzo Mattia (16’st Beqiraj). A disposizione: Desiderio, Marrone, Di Renzo Michele, D’Al�.

Allenatore: Valeriano D’Orazio

Arbitro: Stefano Margarito di Pescara (Assistenti: Andrea Marrollo e Grazia Pia De Martino di Vasto)

Marcatori: 6’pt Florio (0-1), 25’pt Florio (0-2), 28’st D’Amore su rigore (0-3), 34’st D’Amore (0-4)

Ammoniti: Di Rocco (A); Salvati, D’Amore, Di Renzo Mattia (R)

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