26/07/2015
Premio per gli atessani che si distinguono e che portano in alto il nome del nostro paese in giro per il mondo: siete d’accordo?
Prendendo spunto da altre iniziative del genere che si svolgono annualmente in tante localit�, anche abruzzesi e qualche volta neanche tanto distanti dalla nostra citt�, ho lanciato proprio ieri ad alcuni amministratori pubblici atessani un’idea che vorrei portare anche alla vostra attenzione, per verificare anche il gradimento e l’eventuale fattibilit�.
Perch� non creare un evento ad hoc per premiare annualmente, dietro segnalazione di una apposita giuria super partes, il cittadino atessano che si sia particolarmente distinto nel corso dell’anno precedente, ma anche nel corso della sua carriera, nei principali settori della cultura, dell’imprenditoria, della politica o negli altri settori della vita sociale, e che abbiano portato lustro ad Atessa con il loro lavoro? Ad Ortona, ad esempio, esiste un premio analogo che si chiama “Premio 28 dicembre”, a Milano penso all’Ambrogino d’oro, ma esistono tanti e svariati esempi in giro per il mondo.
Non si tratta di un’idea originale, e se non erro qualcosa del genere � stata gi� fatta negli anni scorsi all’interno della Festa degli Squacciafichere, ma credo che un evento del genere bisognerebbe essere istituzionalizzato e gestito direttamente dal Comune di Atessa.
Sarebbe un evento dai costi molto limitati, si darebbe anche un impulso all’inventiva e alla creativit� di tutti per cercare di fare sempre di pi� per il proprio paese, e anche per dare il giusto riconoscimento a chi merita, e di farlo soprattutto quando costoro sono ancora in vita ed hanno il piacere di ricordarlo.
Penso ad Antonio Di Jorio, Don Lino De Ritis, Walter Storto, Duilio Fornarola, Don Epimenio Giannico, Domenico Ciampoli, soltanto alcuni dei cittadini atessani che mi vengono in mente di primo acchitto, che avrebbero meritato maggiori onori in vita, e che sono stati rivalutati largamente dopo la loro scomparsa. Che ne pensate?
Antonio Calabrese