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06/12/2020

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
Atessa, comunicato del Comitato Cittadino Val di Sangro per la tutela del territorio: ‘La Di Nizio spiega un progetto che non è realizzabile’

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Atessa, comunicato del Comitato Cittadino Val di Sangro per la tutela del territorio: ‘La Di Nizio spiega un progetto che NON � realizzabile’

logo comitato cittadino val di sangro 061220Il Comitato cittadino Val di Sangro per la tutela del territorio, apprende con immenso stupore dagli organi di stampa, di un ipotetico accordo fra societ� che operano in un settore a forte impatto ambientale, per incrementare il trattamento di rifiuti speciali ospedalieri in Val di Sangro, nella localit� Saletti di Atessa, �rifiuti provenienti da vari distretti sanitari �e da ospedali Covid di mezza Italia.

Il comitato cittadino Val di Sangro per la tutela del territorio nasce qualche mese fa, facendo seguito alla forte preoccupazione della cittadinanza per il crescente degrado ambientale. Tale preoccupazione si � fatta sempre pi� pressante in seguito alla segnalazione di odori nauseabondi di incerta origine che hanno destato particolare allarme per la qualit� dell’aria di tutta la zona.

Il Comitato vuole segnalare, inoltre, �che sul territorio oggetto degli ipotetici nuovi insediamenti, esiste storicamente una comunit� insediatasi ben prima del nucleo industriale, ma che a quest’ultima ha riservato la sua accoglienza almeno fino a che si � trattato di una industrializzazione che ben si integra con il territorio senza mettere a rischio n� il paesaggio n� la sua comunit�.

Stiamo parlando di un settore trainante dell’intera economia nazionale che � quello dell’Automotive, che si affianca al settore manifatturiero prevalentemente metalmeccanico.

L’esponenziale crescita degli insediamenti industriali avvenuta negli ultimi anni, comunque, ha gi� aumentando ai limiti del vivibile i fattori di rischio ambientale, fattori che verrebbero oltremodo incrementati da nuovi progetti di insediamento di aziende di smaltimento rifiuti speciali ospedalieri, come quello proposto dalla Di Nizio.

Non � giusto deturpare un territorio, dove una comunit� di cittadini, da sempre vive, lavora e fa crescere i propri figli.

Il Comitato cittadino, seppure giovane, gi� conta una schiera di sostenitori in continuo aumento, che condividono l’obiettivo di poter continuare a vivere in salute sul proprio territorio e non pu� assolutamente approvare che si realizzino insediamenti che possano mettere a rischio l’ambiente e la salute della sua comunit� e l’ipotesi di un nuovo insediamento o di potenziamento di impianti gi� esistenti, come �si� evince dal progetto della Di Nizio Eugenio, andrebbe ad� aggravare ulteriormente una situazione gi� difficile.

La giustificazione addotta dalla Di Nizio Eugenio, poi, sembra alquanto fantasiosa, ovvero ridurre l’inquinamento causato dai lunghi tragitti per il trasporto dei rifiuti ospedalieri fino al termodistruttore di �Forl�.

Il Comitato, dopo molteplici segnalazioni dei residenti e dei lavoratori relative a odori insopportabili in diversi momenti della giornata, in particolare durante la notte,� ha iniziato una raccolta firme a supporto di una petizione popolare per sollecitare gli organi competenti ed in particolar modo l’Arta e la Regione Abruzzo, ad intervenire per il controllo del rispetto delle norme vigenti a tutela dell’ambiente e della salute.

Il florido territorio della Val di Sangro non pu� e non deve diventare il centro di smaltimento di rifiuti speciali ospedalieri di oltre mezza Italia, pertanto invitiamo la Di Nizio a cercare un luogo alternativo in cui svolgere la propria attivit� che non si trovi proprio nel mezzo di zone residenziali, commerciali e di ristorazione come accade invece in localit� Saletti.

Il �Comune di Atessa e la commissione regionale, hanno gi� espresso parere negativo al progetto della Di Nizio Eugenio, tenendo conto di diversi fattori di valutazione (incidenza ambientale, incidenza del progetto sul sito di interesse comunitario -� bosco di Mozzagrogna, ecc…) e ci auguriamo che gli organi (tra cui il TAR) a cui la Di Nizio si � appellata, confermino il diniego alla realizzazione del progetto sul territorio della Val di Sangro.

Il comitato cittadino vigila e continuer� a mettere in atto ogni azione volta a preservare l’ambiente e la salute dei residenti e dei lavoratori �della Val di Sangro.

Il Comitato Cittadino Val di Sangro per la tutela del territorio.

05.12.2020

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