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10/02/2022

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
Variante al PRG, i consiglieri Pellegrini e Fioriti replicano a Borrelli: �Il Sindaco sar� ricordato per gli esposti in procura contro la minoranza, ma non ci faremo sicuramente intimorire dalle sue minacce�

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Variante al PRG, i consiglieri Pellegrini e Fioriti replicano a Borrelli: ‘Il Sindaco sar� ricordato per gli esposti in procura contro la minoranza, ma non ci faremo sicuramente intimorire dalle sue minacce’

fioriti-pellegrini 090222

Borrelli sar� sicuramente �ricordato come il Sindaco che ha fatto pi� esposti in procura contro la minoranza

Ovviamente non ci facciamo minimamente intimorire dalle minacce del Sindaco.

Giova rammentare e precisare che dal 1990, oltre trent’anni or sono, ogni pubblica amministrazione � dotata di poteri cautelari, ulteriormente precisati nel 2005 e consolidati dalla giurisprudenza di vertice.

�Infatti, tali poteri sono disciplinati in generale dall’art. 7 comma 2, della legge 241/90 �ed in particolare detti poteri cautelari sono previsti dall’articolo 21 quater della stessa legge 241/90 e sono applicabili sia ai procedimenti d’ufficio che ad iniziativa di parte.

Nel caso di specie, a sommesso avviso degli scriventi, correttamente la Regione ha esercitato i propri poteri, precisando altrettanto correttamente la durata della sospensione e cio� fino alla scadenza del termine per l’impugnazione della delibera consiliare e della nota di richiesta di nomina del commissario ad acta.

Il ricorso sar� notificato entro il termine di scadenza previsto per il 05/03/2022, �e non poteva essere fatto prima in quanto gli atti richiesti al comune, �per elaborare il ricorso, �sono stati messi a disposizione solo alcuni giorni fa, nonostante la richiesta sia �stata inoltrata il giorno dopo la seduta del Consiglio Comunale del 7 gennaio 2022, ed in modo anche incompleto, mancando, guarda caso,� proprio la fotografia� della �consistenza patrimoniale dei consiglieri interessati, a seguito della proposta di variante rispetto alla situazione precedente, che avrebbe potuto far conoscere la effettiva presenza di conflitti di interessi.

Risulta, poi, �ridicola l’accusa del Sindaco nei confronti dei Dirigenti Regionali che avrebbero avuto un clamoroso voltafaccia, cambiando il precedente orientamento a causa di strani avvertimenti e pressioni svolte da una semplice comunicazione che i Consiglieri di minoranza hanno trasmesso alla Regione per rappresentare le loro opinioni. Comunicazione che non contiene assolutamente alcuna minaccia, al pari della comunicazione del Sindaco che chiede il commissariamento del Comune per adottare il PRG sostenendo le proprie ragioni.

Precisiamo che i Dirigenti Regionali hanno la necessaria intelligenza per decidere con la propria testa e nel rispetto delle norme e di certo non si prestano a giochini politici.

Borrelli nel suo delirio quotidiano, �dovuto al fallimento completo della sua amministrazione, certificato dall’abbandono di ben 5 componenti su 12 della ormai ex-maggioranza, vorrebbe addossare le colpe del ritardo per l’adozione della variante al PRG alla minoranza, come se fosse colpa della minoranza il fatto che per oltre 4 anni e mezzo lui e la sua maggioranza non ha fatto nulla sulla variante al PRG, come se fosse colpa della minoranza il fatto che non ha pi� i numeri in Consiglio Comunale e, quindi, per aggirare il problema ha deciso di commissariare il Consiglio Comunale per decidere il futuro della nostra citt�. �

Non � di certo colpa nostra se ha scelto un percorso amministrativo che non � condiviso dalla maggior parte degli addetti ai lavori, per cui il ritardo � da attribuire solo ed esclusivamente al Sindaco e alla sua ormai ex-maggioranza.

Se, poi, davvero volesse evitare un dispendio di energie e di denaro, con ricorsi al Tar ed al Consiglio di Stato, avrebbe la facolt� di riconvocare il consiglio comunale, anche a porte chiuse, �annullare la delibera del 7 gennaio, �discutere della variante al piano regolatore, valutare effettivamente e concretamente �la consistenza patrimoniale dei consiglieri� in relazione al conflitto di interesse. Dopodich�, �alla luce degli atti oggettivi, si potrebbe anche decidere, �questa volta, �con il consenso di tutti, di ricorrere al commissario regionale. Il problema � tutto qui: nella mancata possibilit� da parte dei consiglieri di valutare la sussistenza o meno del conflitto di interesse; conflitto che non pu� essere presunto o deciso� fuori da una discussione di verifica.

Tanto si doveva per trasparenza ed onest� intellettuale della condotta che ha sempre caratterizzato l’operato dei consiglieri di minoranza.

Vincenzo Pellegrini���� Carmine Fioriti

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