14/02/2022
Comunicato Stampa
PRG, D’Alfonso corre in soccorso della Giunta Borrelli e il Consigliere Fioriti rintuzza gli affondi: ‘Da Pescara il nuovo cacciatore di Draghi, per sorreggere la minoranza che governa Atessa’
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Non da Brindisi, ma da Pescara arriva il novello cacciatore di Draghi,� sopraggiunto ad Atessa� qualche milione di anni dopo, per cercare di confondere vieppi� la cittadinanza, come se non bastasse il sindaco attuale, sui fatti e misfatti della variante al piano regolatore, scippato alla competenza del Consiglio comunale per approdare in terra altrui, verosimilmente perch� non si vuole si discuta in citt�, nella sua sede naturale.
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Questa mattina, nientepocodimenoche� il Presidente della Commissione finanze e partecipazioni al Tesoro, del Senato della Repubblica, ha indetto una conferenza stampa , nei locali della provincia di Chieti, per sparlare� di Noi e della Regione ( ove, a suo tempo, � scappato) sulle vicende legate alla variante al piano regolatore generale del Comune di ATESSA.
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Ora, che il Senatore D’Alfonso, essendo abruzzese, possa essere interessato anche ai problemi di ATESSA, nulla quaestio,� ma se lo stesso indice una conferenza stampa, in nome e per conto della commissione di cui fa parte nel Parlamento italiano ( v. carta intestata di convocazione) , allora� c’� sicuramente qualcosa di anormale, di strano e di confuso.
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E’ come se chi scrive avesse organizzato una conferenza stampa sullo stesso argomento, invitando i giornalisti ��con la carta intestata della Questura di Macerata.
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Questo s� che avrebbe investito la Procura della Repubblica, cos� come dovrebbe – dico dovrebbe per ovvi motivi - essere per la nota personalit� citata.
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Comunque, ignorando per un attimo questa esternazione di “onnipotenza” finalizzata ad attrarre la maggior parte dei giornalisti, entrando nel merito di quanto affermato, ci rendiamo conto, in primis,� che anche a Lui, al Senatore, hanno dato le carte sbagliate, come successo ai consiglieri comunali di Atessa con le slide.
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Quindi, Borrelli, frequentando Le Procure, avrebbe dovuto riportare anche questa circostanza, �dal momento che alcuni atti trasmessi ai consiglieri per la discussione in consiglio sono risultati �non corrispondenti al vero, tant’� che sono stati inviati corettamente il 14 gennaio, ma il consiglio era gi� stato fatto una settimana prima.
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Il cacciatore di draghi, quindi �si aggira anche lui nell’antro dei filosofi del diritto positivo per confondere ancor pi� le idee ai cittadini di Atessa che, sinceramente, si sono stufati di tutta questa querelle sul piano regolatore generale, �la cui soluzione – se davvero si volesse bene ad Atessa – starebbe sempre pi� nella riconvocazione da parte del �sindaco del consiglio comunale, previo �annullamento della delibera, �consentendo cos� a tutti una sana discussione dal momento che, siamo venuti a sapere ( per vie traverse non avendone discusso nel suo seno), che gran parte dei consiglieri interessati al conflitto di interesse si verrebbe a trovare in una situazione addirittura di svantaggio e di perdita, �rispetto alla situazione precedente, �per cui addirittura �verrebbe a concretizzarsi una diminutio �del vantaggio patrimoniale, facendo tingere di ridicolo tutte le argomentazioni portate al mulino della “incompatibilit�”.
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Si ricorda, infatti, �che il Consiglio di Stato,� in pi� occasioni,� ha chiarito che per esserci� il conflitto di interesse vi deve essere “il concreto vantaggio, diretto ed immediato”… Lo stesso Consiglio precisa, poi, che “ non � sufficiente la generica circostanza relativa alla semplice condizione che� alcuni consiglieri siano proprietari di fondi o immobili”
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Ecco,� da queste semplici considerazioni, senza scomodare il grande Santulli, scaturisce la presa di posizione che porta al ricorso al Tar: �Si fa Ricorso perch� non � stato consentito ai consiglieri comunali di discutere del piano regolatore e conseguentemente non � stato possibile farlo conoscere ai cittadini, che nulla �sanno al riguardo, eccetto qualche sprazzo propagandistico generato dalla macchina giornalistica della maggioranza.
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����������� Adesso vediamo gli atti acquisiti dalla “Commissione finanze e partecipazioni al Tesoro, del Senato della Repubblica”, per mezzo del suo presidente D’Alfonso:
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Dice DAlfonso; “ Il sindaco trasmette la delibera del consiglio comunale, approvata a maggioranza, in cui si chiede la nomina di un commissario ad acta. � la maggioranza del consiglio che ha deciso di non poter votare il Prg . Il sindaco ha trasmesso alla Regione la richiesta del consiglio e la documentazione tecnico -giuridica, con una sua nota esplicativa… �
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Dice, inoltre, D’Alfonso che “Borrelli� “di tutta la vicenda invier� accurata informativa alla Procura affinch� valuti eventuali profili penali per omissione di atti d’ufficio da parte del dirigente regionale e di altre persone coinvolte”.
Al riguardo si spera che il Sindaco trasmetta anche gli atti consegnati ai consiglieri prima del consiglio,� da dove si evince una variazione dell’indice di edificabilit� a 1mc/mq che avrebbe ridotto e di parecchio la possibilit� di costruire in alcune zone, e quelli trasmessi il 14 gennaio, a consiglio fatto, ove l’indice di cui sopra torna ad essere dell’ 1,5 mc/mq.
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Circa i colpi di scena che si sono verificati nel corso della vicenda de qua, il Presidente della Commissione finanze e partecipazioni al Tesoro, del Senato della Repubblica, dice di conoscerle tutte , ma omette quella relativa al fatto che i consiglieri sono stati convocati il 5 gennaio per l’ordine del giorno , pi� volte citato, in una aula disertata dalla maggioranza, fuggita per mancanza di numeri e ripresentatasi soltanto il 7 successivo, in seconda convocazione, quando per approvare una delibera occorrevano soltanto 7 consiglieri.
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Certo che, se per noi la campagna elettorale � cominciata da un po’, ma si vota a maggio/giugno, cominciare adesso la campagna elettorale per le prossime elezioni regionali abruzzesi, che si terranno nel 2024, potrebbe condurre ad un affanno ansioso, pur essendo �cavalli di razza!!
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Dopo tutte queste affermazioni di cui la gente atessana � stufa, noi ribadiamo la nostra volont� ad andare sino in fondo perch� i cittadini meritano di sapere quale sar� il futuro del suo territorio e chi sono coloro che si avvantaggiano dalla nuova variante al piano regolatore. Tappare la bocca al consiglio comunale e delegare ad un terzo la decisione sull’argomento � cosa che potr� pure avere una validit� giuridica, ma � assai riprovevole per chi amministra la citt�, non potendo che essere considerato un atto di impotenza, per fuggire dalle proprie responsabilit�, come del resto � imbiancata tutta la legislatura del quinquennio.
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Per fortuna abbiamo la possibilit� di cambiare. E cambieremo