17/02/2022
FATTI & MISFATTI (SEMPRE PIU’ ASSURDI)
Il fatto, semplice, chiaro e lineare sul Piano Regolatore � che la decisione � ormai nelle mani del magistrato amministrativo, cui il Comune di Atessa ha fatto ricorso contro la decisione della Regione di sospendere la nomina del Commissario ad Acta, a meno che il Dipartimento regionale interessato non annulli in autotutela il provvedimento illegittimo, come il Comune ha richiesto con una diffida.
Occorre, per�, fare una precisazione a beneficio del Consigliere Fioriti, il quale ha strambe teorie giuridiche. L’interesse di un Consigliere Comunale sussiste sia in caso di un vantaggio che di uno svantaggio. E il conflitto pu� essere assai pi� chiaro nel caso in cui il consigliere ne potrebbe avere uno svantaggio. O forse a voler pensar male -che si fa peccato, ma spesso non si sbaglia- � questo il caso? Qualcuno, forse, con questa variante ci rimetterebbe o vedrebbe delusi progetti immobiliari futuri?
Ma, non essendo sufficiente il breviario di strambe teorie giuridiche del Consigliere Fioriti, ecco che di rincalzo sopravvengono un Assessore (per inciso il responsabile politico del funzionario regionale, che ha assunto la decisione di sospendere illegittimamente ogni decisione) e due consiglieri regionali, tutti della Lega. E si scomodano per prodursi in un attacco al Senatore D’Alfonso senza rispondere nel merito della denuncia fatta circa l’irritualit� e l’illegittimit� del provvedimento preso dal Dirigente Regionale, non gradito nemmeno a due dei quattro (Cappellone e Cicchitti) firmatari della iniziale richiesta di sospensione.
Piuttosto che accusare altri di essersi dimenticati del nostro Territorio, �agli sbadati Consiglieri Regionali della Lega vorremmo rammentare che se ad Atessa vi � stata una svolta, ad esempio, sull’Ospedale, lo si deve all’Amministrazione Borrelli, che ha riportato sulla strada del buon senso l’allora Giunta presieduta da D’Alfonso, costringendola a reinserire il “San Camillo de Lellis” nella riorganizzazione della rete ospedaliera abruzzese. Invece di correre a sostegno di azioni elettoralistiche in danno dei cittadini di Atessa perch� non rispondete a qualche semplice domanda:
-������ A che punto si trova il riconoscimento del “S. Camillo” come ospedale al servizio di area disagiata?
-������ qual � la decisione del Tavolo di monitoraggio a Roma sul piano presentato dalla Giunta Marsilio, ormai al comando della Regione da 3 anni?
E, comunque, agli smemorati avversari ci premureremo di ricordare prossimamente la storia dettagliata e precisa dell’Ospedale di Atessa e della Sanit� abruzzese narrandone FATTI & MISFATTI!