C’E’ ATESSA NEL FUTURO RACCONTATO DAL ROMANZO “LA FUORILEGGE” DI MARINA FLOCCO

ATESSA � impressa nella memoria del cuore della protagonista del romanzo “LA FUORILEGGE” per il quale l’autrice Marina Flocco, atessana, ha ottenuto lo scorso 24 settembre il Premio alla Letteratura 2022 dello SPOLETO ART FESTIVAL, nella splendida cornice del Chiostro di San Nicol� avanti ad una platea di oltre quattrocento invitati e semplici turisti accomunati dall'amore per le arti letterali, visive e figurative e nel contesto di una personale del grande pittore cubano Luis Alberto Saavedra

“Ora era come se, nell’angolo sperduto della memoria, i ricordi acquistassero una forma pi� netta e improvvisamente ricord� quando era andata a fare un’escursione con Senex in un castello in una sconosciuta localit� del centro Italia. Lui le aveva mostrato la bellezza di quel luogo, la maestosit� delle sue mura medievali, la forza del vento che spezzava il silenzio di un luogo chiuso da ormai molti anni, la storia che narravano le sale del castello, i racconti degli antenati e le eroiche leggende del coraggio di tanti uomini e donne durante i due conflitti mondiali. Adesso, improvvisamente, le riaffiorava alla memoria anche in nome di quel paese: ATESSA…”.

MARINA FLOCCO� “LA FUORILEGGE”

Editore KDP�

Disponibile su AMAZON

���������������������������������������������������������� LA FUORILEGGE

“La fuorilegge” di Marina Flocco � un thriller politico distopico che si svolge in un immaginario futuro del 2049, partendo da un antefatto risalente nel tempo. Le protagoniste sono due donne: l’Avvocato Giulia Montale, una donna del 2028 paladina dei diritti civili, e il Giudice Erminia Accardi, una donna del 2049 estremamente emancipata, senza legami, ad eccezione di un'amica evidentemente innamorata di lei. Vive con il suo compagno, un cane di nome Harlock, un meticcio Labrador/German Shepherd nero carbone di cinque anni. Le due protagoniste sono accompagnate da una indimenticabile galleria di personaggi negli sfondi di Roma, Bruxelles, Londra, Strasburgo, Ginevra e Nizza. I luoghi vengono descritti minuziosamente, quasi una topografia dei quartieri, dei ristoranti, degli alberghi, concedendo cos� una pausa al ritmo vorticoso che caratterizza la scrittura. Seppur lontane nel tempo, l’autrice imprime la suspense al racconto, tenendo il lettore nell’ignoranza di ci� che accadr� fino all’epilogo, quando le vite delle due donne finiranno per intrecciarsi con l’accelerazione degli eventi, riuscendo a disvelare verit� nascoste e a smantellare in tre settimane un ordinamento costruito su false informazioni e libert� fondamentali violate in quasi 30 anni di storia.

“Ma che ci azzecca� Atessa in questo intrigo internazionale?” si chiederanno gli Atessani. ����

Eh S�, invece! C’entra eccome!

Perch� la protagonista Erminia Accardi, talvolta, ha dei sogni indecifrabili, visioni di luoghi a lei sconosciuti che poi scompaiono nel nulla, ma che spesso ritornano con insistenza: “Era stampato indelebilmente nella sua memoria il ricordo della gita con Senex in un paese medievale �di cui non ricordava il nome, dove lui le aveva fatto visitare un castello risalente alla met� del 1500, con circa quaranta stanze, passaggi segreti, abbaini e , soprattutto, una fantastica torretta da cui, con lo sguardo, potevi spaziare dalla montagna al mare… “ ������

“Scampoli di remoti ricordi della sua infanzia si affollavano nella sua mente: un castello, una piazzetta con tanti gatti che , pigramente, si crogiolavano al sole…”����������

“Si trovava di fronte a un palazzo antico e accanto al portone d’ingresso c’era una targa che portava inciso il numero 1564. Era sicuramente l’anno di costruzione…���������� Si trov� subito a percorrere un lungo corridoio buio scavato nel tufo, dove sul lato destro c’erano enormi scaffali pieni di libri. Sbuc� infine in una grande sala con pochi arredi: due antiche credenze e due divani. Ma ci� che la colp� maggiormente fu l’ampia vetrata sul fondo che si affacciava su una immensa vallata alberata dominata da un’alta collina…”.��

Sono certa che dalla descrizione avrete riconosciuto LARGO CASTELLO, il centro del nostro amato borgo TIXA.

Ma, alfine, Erminia ricorda il nome di questo borgo medievale: “Adesso improvvisamente le riaffiorava alla memoria anche il nome di quel paese, Atessa, finito nel dimenticatoio per troppi anni…e un senso di profonda pace si insinu� in lei…”.

“I libri non esistono in s� e per s�. Esistono solo nel momento in cui qualcuno li legge� (Cesare Garboli)�� .

����������������������� Con immutato affetto p� lu Paese m� e gli Atessani

���������������������������������������������������������������������� Carmelita D’Onofrio Flocco

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Notizie sull’autrice

Nata nel borgo medievale di Atessa, cresciuta a Pescara, Marina Flocco vive e lavora a Roma. Svolge la professione di avvocato da quasi 30 anni, coordina l’osservatorio del Centro Studi Giuridici del Sindacato Nazionale Antiusura e collabora abitualmente con numerose testate di informazione giuridica. Molto attiva nel volontariato, lavora con impegno pro bono. Rotariana del Club Roma Centenario ha preso parte a molti progetti di service e iniziative in favore dei pi� deboli.����������

Da sempre amante della natura e degli animali � convinta militante su questo fronte, in qualit� di operatrice cinofila ha partecipato con Harlock, il suo amato cane, al progetto “Prenditi cura di me” organizzato con la UISP (Unione Italiana Sport per tutti), Fondazione Rotary e Fondazione Severino all’interno delle carceri romane.

“La fuorilegge”, edito da KDP, � il suo romanzo d’esordio che ha ricevuto il Premio Letterario� di Letteratura Internazionale allo SPOLETO ART FESTIVAL 2022.