UN'INIZIATIVA RIUSCITA CHE VUOLE ESSERE SOLO L’INIZIO DI UN PERCORSO DI CRESCITA POLITICA ED ORGANIZZATIVA.

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Chieti 17 Aprile 2012 - “Esprimiamo soddisfazione per la buona riuscita dell’iniziativa, gratitudine ai corsisti e a tutti coloro �che ci hanno sostenuto politicamente.” – cos� affermano i referenti di Abruzzo e Molise dell’associazione politico – culturale “Lavoro & Welfare”, Camillo D’Amico e Luca Palmisciano, a consuntivo del corso di formazione politica sviluppatasi tra le due regioni e conclusosi lo scorso 12 Aprile a San Salvo con la “Lectio Magistralis” tenuta dall’on. Cesare Damiano gi� ministro del Lavoro con Romano Prodi e presidente nazionale dell’associazione promotrice. – “Abbiamo tenacemente voluto creare un precedente che ha trovato un buon numero di adesioni soprattutto tra i giovani, molti dei quali gi� impegnati nelle istituzioni, ed un interesse notevole nel territorio. Per noi offrire opportunit� di conoscenza ed arricchire il proprio bagaglio del sapere rappresenta il modo migliore per garantire la buona politica e creare le condizioni migliori per il necessario ricambio generazionale.” – continuano i referenti dell’associazione – “La nostra attivit� continuer� nei prossimi mesi per ricostruire un tessuto sociale che troppo spesso vive una pericolosa scollatura con la classe dirigente politica dei territori, improntandola su altri specifici momenti formativi ed incontri di approfondimento su questioni di grande attualit�.” – concludono D’Amico e Palmisciano – “ Siamo assolutamente convinti che lo studio, la ricerca, la formazione continua nonch� il confronto con persone nuove, possa essere un prezioso volano per far ripartire un sistema politico e sociale che oggi vive una situazione di vero imbarazzo istituzionale. Siamo convinti che le future classi dirigenti hanno l’obbligo di ridare alla politica la dignit� che merita, hanno l’obbligo di farla vivere anche quando si � fuori dai tempi elettorali, riportandola a parlare di argomenti concreti, proponendo alternative valide, per contribuire al buon inizio della terza Repubblica”. ��