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28/09/2012

Inserito da Antonio | 0 commenti
Emergenza rifiuti in Abruzzo: comunicato stampa di Rifondazione Comunista

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Rifiuti: in Abruzzo � emergenza continua
Nei giorni scorsi, con il blocco della raccolta differenziata in alcuni comuni chietini, si � vissuta l'ultimo capitolo di una saga infinita. Ora basta!!
Il Partito della Rifondazione Comunista torna a denunciare l'emergenza rifiuti in Abruzzo.
E' notizia dei giorni scorsi l'ultimo capitolo di una emergenza continua, che non sembra aver fine e su cui sembra non si voglia affatto intervenire concretamente: in alcuni Comuni della Provincia di Chieti la raccolta differenziata si � bloccata in quanto si sono visti rifiutare, dall'oggi al domani, il conferimento dell'organico negli impianti del CIVETA dal momento che le vasche di trattamento risultavano essere "quasi tutte piene a causa di una grande mole di conferimenti" (cos� riportato da organi di stampa).
Alcuni comuni, dopo aver contattato altri Consorzi abruzzesi, sono stati costretti addirittura a conferire la frazione organica in un impianto in Emilia Romagna, ovviamente con maggiori oneri che ricadranno come sempre sulla collettivit�. I cittadini si trovano, cos� come per sanit� e acqua, a pagare colpe non proprie, ma invece addebitabili interamente a carenze gestionali e a gravi errori di altri.
Davanti a quanto accaduto nei giorni scorsi ci chiediamo come sia possibile ipotizzare la trasformazione di impianti, che gi� oggi, per responsabilit� dei suoi amministratori, non soddisfano le esigenze locali, in poli "ecologici" a servizio dell'intera Regione.
La gestione dei rifiuti si trova quindi ancora a scontare inefficienze e gravissimi ritardi gestionali. La direttiva europea 98/2008 e la legislazione italiana prevedono, entro la fine del 2012, il raggiungimento di precise percentuali di raccolta differenziata (65%). L'Abruzzo continua ad allontanarsi dall'Europa e a vivere "alla giornata", con una gestione che non risolve minimamente l'emergenza. La dimostrazione pi� lampante � data dal Pescarese dove, nei prossimi giorni, scaduti, senza che nulla sia stato fatto, i 6 mesi di "gestione provvisoria" successivi all'emergenza di marzo, dovuta alla chiusura anticipata della discarica "Colle Cese" di Spoltore, si rischia il blocco totale della raccolta dei rifiuti o il proseguire di una gestione totalmente precaria, avvantaggiando ulteriormente la posizione semi-monopolistica di DECO.
Il Partito della Rifondazione Comunista torna a chiedere, come gi� nei mesi scorsi, che si ponga fine all'approssimazione e al perdurare di questa inaccettabile situazione. L'Abruzzo punti ad una gestione integrata dei rifiuti europea e realmente virtuosa, senza scorciatoie inutili, costose e dannose.
Basta ricordare come si risolse l’emergenza rifiuti a Milano del 1995, ovvero puntando su raccolta differenziata spinta e sulla realizzazione di impianti a servizio della stessa (in primis impianti di compostaggio), senza pi� scavare buchi nel terreno o inventandosi progetti faraonici.
La stessa Confindustria lombarda comprese l’occasione storica di fare impresa con l’industria del riciclo e del recupero; altro che inceneritori e fantomatici poli "ecologici"!
 
Il Segretario provinciale PRC Chieti
Riccardo Di gregorio  
Il Segretario provinciale PRC Pescara
Corrado Di Sante
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