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12/11/2012

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Andrea Buracchio eletto segretario cittadino dell'Udc di Chieti

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Andrea Buracchio eletto segretario cittadino dell'Udc di Chieti

Il congresso cittadino teatino si � svolto il 10 novembre presso il Grande Albergo Abruzzo ed ha eletto per acclamazione l'intero coordinamento comunale

BURACCHIO ANDREA 121112Andrea Buracchio, attuale presidente provinciale dell'Udc e fino a questa mattina responsabile comunale del partito, indicato dalla segreteria regionale un anno fa per portare gli iscritti al congresso, � stato eletto per acclamazione segretario cittadino al termine delle assise congressuali svoltesi questa mattina presso il Grande Albergo Abruzzo.

Unica la lista presentata agli iscritti del partito, che prevede come presidente del coordinamento comunale Giuseppe Marcuccitti, coordinatore Luca Sarodi, segretario organizzativo Mario De Lio, segretario amministrativo Basilio Ruscetta, responsabile della formazione Luciano Picciani.

Erano presenti il consigliere d'amministrazione Rai, Rodolfo De Laurentiis, il capogruppo in Consiglio regionale, Antonio Menna, il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio e il segretario provinciale, Angelo Cellini. Ha presieduto il congresso l'assessore provinciale Mauro Petrucci.

Hanno preso la parola i segretari cittadini del Pd, Enrico Iacobitti, del Pdl, il sindaco Umberto Di Primio, e di Giustizia Sociale, Angelo Pasquantonio.

�Celebrare il congresso – ha spiegato Buracchio nel suo discorso – � un momento di importante democrazia interna per un partito che fa della discussione il suo motivo di forza. Per questo chiedo che si celebri presto il congresso regionale per definire le scelte e l'organigramma del nostro partito perch� mai come in questo momento l'Udc deve essere unita per incidere profondamente in un momento politico difficile e delicato. Diciamo di no alle accozzaglie di partiti e sigle che si uniscono solo nel momento elettorale, poich� non danno respiro alle idee ma si prefiggono solo di vincere. Noi invece diamo priorit� ai programmi e agli accordi elettorali noi siamo fedeli, perch� � un elementare principio di rispetto degli elettori.

Siamo i moderati e il nostro campo � quello che ha la maggiore mobilit� politica: ci sono state molte defezioni nel centrodestra e nel centrosinistra per il crescere del radicalismo ma il nostro partito non � cresciuto. Mi chiedo il perch�. Dobbiamo probabilmente cambiare qualcosa: la struttura, la formazione, forse scioglierci, certamente aprirci alla societ� civile, alle professioni, alle categorie, ai giovani, alle donne. Dovremmo caratterizzarci per una rinnovata tensione morale e per questo abbiamo sottoscritto tutti il “decalogo del buon amministratore”, a cui occorrerebbe aggiungere un undicesimo punto, quello relativo a competenza e merito che devono diventare il nostro obiettivo�.

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